A sostegno dell'indipendenza scozzese si è espresso il 46% degli intervistati, che è due volte superiore a quello del 2012, quando è stata lanciata la campagna per il referendum, e più di un terzo superiore a quello dell'anno del referendum del 2014.
Particolarmente elevata è la percentuale di sostenitori dell'indipendenza tra i giovani nella fascia di età 16 a 24 anni per l'uscita dal Regno Unito, sostiene il 72% degli intervistati.
Ha raggiunto un livello storico anche l'euroscetticismo tra gli scozzesi. Secondo il sondaggio, due terzi degli intervistati (67%) erano a favore del Regno Unito al di fuori dell'UE, o per la riduzione i poteri degli organi paneuropei.
Nel referendum dello scorso anno, il 62% degli abitanti della regione, al contrario, ha espresso il desiderio di rimanere nell'Unione Europea.
L'indagine è stata condotta nel periodo da luglio a dicembre 2016 su 1 237 abitanti della Scozia.
Il Premier scozzese Nicola Sturgeon ha detto che lunedì intende portare la proposta del secondo referendum sull'indipendenza della Scozia al parlamento scozzese e alla successiva approvazione da parte del governo del Regno Unito. Il referendum potrebbe tenersi nel periodo compreso tra l'autunno 2018 e la primavera 2019, cioè prima della fine dalle procedure comunitarie per l'uscita della Gran Bretagna. A quel punto, le condizioni della Brexit saranno evidenti, e se saranno in contrasto con gli interessi della Scozia, si terrà un nuovo referendum.