Secondo lei non è tanto propaganda, ma piuttosto un gioco al quale tutti prendono parte con piacere: Putin in Russia gode della popolarità di una pop-star.
E' semplicemente sorprendente camminare per Mosca e notare come tutte Putin lo sia stato trasformato in un vero e proprio cliché, ritiene Sandra Raktovic. Nell'intervista con il Deutschlandfunk ha detto che «il culto di Putin» era uno degli aspetti che voleva documentare, e non ha dovuto cercare delle strutture specifiche: quasi ad ogni stazione della metropolitana si possono trovare delle bancarelle dove si vendono delle t-shirt con delle stampe raffiguranti il Presidente russo.
Putin in mimetica con una pistola, Putin che cavalca un orso, Putin con gli occhiali da sole, Putin con un cucciolo di San Bernardo, addirittura statuette e soprammobili raffiguranti Putin. La fotografa ha trovato questi souvenir non solo nelle bancarelle per strada ma perfino in negozi ufficiali, come la galleria GUM a ridosso della piazza rossa, dove vengono prodotti oggetti di design raffiuguranti il Presidente. La fotografa ha detto che si aspettava qualcosa di simile, ma non su tale scala.
Allo stesso tempo ha espresso incertezza se questa possa essere considerata propaganda: "sembra più un gioco a cui tutti partecipano, almeno così mi è sembrato". Come ha riferito la Raktovic, l'impressione generale potrebbe essere stata in parte influenzata dal fatto che lei fosse di buon umore e perché allo stesso momento aveva appena visto al Cremlino dei turisti coreani che indossavano le t-shirt con il presidente russo, i quali ovviamente "non capivano che cosa stavano facendo".
Di conseguenza, la fotografa berlinese ha avuto la sensazione che tutto questo non abbia connotazioni politiche, ma che sia più simile ad un "rispetto per la pop star." La Ratkovic ha paragonato la popolarità di Putin a quella di Michael Jackson, che ha guadagnato una sua immagine separata nella cultura popolare.
Inoltre nell'intervista con il Deutschlandfunk la giornalista tedesca ha condiviso il suo stupore per il livello del militarismo nella società russa. In particolare durante una visita al Museo della Grande Guerra Patriottica ha visto che persino i bambini vengono cresciuti con gli stessi ideali: all'interno c'era uno grosso stand che vendeva finti "kalashnikov", fucili giocattolo e modellini di carri armati. Prima ancora di entrare nel museo per guardare l'esposizione molti genitori hanno comprato questi giocattoli ai propri figli. Inoltre, vicino al museo c'erano delle giostre per bambini, le quali di solito sono dotate di piccole macchine sulle quali si può fare un giro, invece a Mosca, le giostre sono dotate di piccoli carri armati.
Nel frattempo, la fotografa ha notato che si può osservare una transizione della Russia verso un paese libero, aperto e internazionale: i vecchi elementi folkloristici e i simboli militari cozzano con i segni della globalizzazione avanzante, in tutta l'Europa orientale, non solo in Russia. Finora, tutto questo coesiste fianco a fianco, per cui l'intera immagine risulta "abbastanza assurda" ha detto la fotografa.