Il recentissimo caso della decisione di Google-Adsense di cancellare Byoblu, il sito diretto da Claudio Messora, dalla lista di quelli che possono ospitare inserzioni pubblicitarie a pagamento (seppure secondo i criteri giugulatori del colosso americano) è la conferma definitiva della grande offensiva censoria che sta investedo il web e tutta l'informazione/comunicazione alternativa al mainstream.
La natura di questa offensiva è chiara: i poteri che detengono la proprietà di tutti i principali organi di comunicazione del mondo occidentale (radio-televisivi, tele-cinematografici, giornali e riviste) stanno registrando una evidentissima crisi di consenso. La Grande Fabbrica dei Sogni e delle Menzogne non ha smesso di produrre e riprodurre l'inganno globale per cui è stata costruita. Ma perde colpi a grande rapidità. Bastano tre esempi clamorosi che sono sotto gli occhi di tutti: il Brexit, la vittoria elettorale di Trump e il "no" plebiscitario alla cancellazione della Costituzione italiana.
In Italia si è distinta la signora Boldrini, che ha già assoldato le prime squadracce di controllori. Ci si è affrettati a definire il concetto di fake news. Con effetti esilaranti ma anche inquietanti del tipo: fake news sono tutte quelle notizie, cose, idee che non provengono dal mainstream. Operazione non ancora completata ma già in esecuzione. Infatti Google ha cominciato a "spegnere" siti che non rientrino, appunto, nei criteri del mainstream. Il caso di Messora è una delle prime circa 500 chiusure operate da questi "tribunali" improvvisati, che emettono già sentenze inappellabili. E si andrà oltre, molto oltre.
Si chiude così la fase dell'ingenuo entusiasmo di tutti coloro (e sono miriadi) che credevano di poter usare indefinitamente e liberamente della Rete in quanto sottratta al controllo del "potenti". È stato così per una certa e corta fase: ora non sarà più così. I padroni dell'universo non possono permettersi di regalare a nessuno il più grande potere di cui dispongono. La proprietà è sempre stata la loro, adesso cominciano a esercitarla.
Partono in enorme vantaggio: sono pochi, potentissimi, coalizzati, protetti dai governi e dalle loro polizie. Di fronte a loro c'è il mare, grande, ma molecolare, dei singoli: senza mezzi, senza organizzazione, senza difesa. Qua e là ci sono solo sintomi di resistenza. In Italia è appena nata la WAC (Web Activists Community), che si propone come una syndication per proteggere I loro interessi. Bisogna farla crescere. Non è l'unico strumento di difesa.
Bisogna che la comunità democratica nel suo complesso, gli eletti dal popolo a tutti i livelli, i magistrati, gl'insegnanti, le organizzazioni della società civile, capiscano il pericolo che corriamo tutti se i poteri riusciranno a imbavagliarci, essendo evidente che è proprio quello che hanno cominciato a fare.
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