«Negli ultimi 14 anni la Turchia ha fatto notevoli progressi nel settore della difesa. Se nel 2002 la Turchia soddisfaceva l'80% del suo fabbisogno di armi grazie alle importazioni, oggi questa cifra è scesa al 40%. Ciò significa che il 60% del fabbisogno è già coperto dalla produzione interna. Ci impegneremo affinché la produzione nazionale garantisca fino all'80% della domanda di armi del paese», ha spiegato Isik parlando in una conferenza nella provincia di Edirne, nella Turchia nord-occidentale.
Ha aggiunto che tra gli obiettivi prioritari per la Turchia c'è la produzione di nuove tecnologie. Il ministro ha inoltre osservato che proseguono i lavori per la realizzazione di un sistema di difesa aerea nazionale e la progettazione di un aereo da combattimento che sarà pronto per il 2023.