Sysoev ha spiegato che il documento conferma l'appartenenza di una persona — cittadino di uno dei paesi della CSI o dei Paesi Baltici — al popolo russo. Il disegno di legge mira a sostenere la parentela, i valori etnici e linguistici del popolo russo in paesi stranieri.
La "carta russa" darà una serie di vantaggi al suo possessore: diritto al lavoro, insegnamento gratuito, assistenza medica, agevolazioni di viaggio, ecc.
"È una vera e propria mano d'aiuto tesa a milioni di compatrioti che a seguito del crollo dell'Unione Sovietica si sono trovati oltre i confini della madrepatria", ha detto Sysoev.
La maggior parte dei russi presenti all'estero vivono in Ucraina e in Kazakistan, ma ci sono anche grandi gruppi in Lettonia, Estonia, Kirghizistan, Bielorussia e Moldavia.
"Oggi la Russia sta riguadagnando il suo status di superpotenza, sta tornando ad essere l'alma mater di tutto l'immenso popolo russo diviso dai confini stabiliti artificialmente a causa della cospirazione e colpo di Stato nel 1991… L'introduzione della "carta russa" sarà un passo significativo verso la costruzione del mondo russo, che ha avuto inizio in Crimea", ha detto il parlamentare.