Ma si tratta solo della consueta partita di giro, gestita in casa, all'interno del Partito Democratico e di questo governo-fotocopia. Una situazione che almeno non obbligherà i vecchi o rinnovati ministri a inscenare il solito teatrino, quello dei nuovi arrivati che si stracciano le vesti accusando i precedenti inquilini di Palazzo Chigi di qualunque delitto e che nel rimpallarsi le imputazioni sprecano un anno di lavoro. Stavolta non dovrebbe esserci la lotta di veline, perchè c'è Gentiloni che dovrà diventare l'uomo-portafoglio dei debiti di Renzi. Resta però un interessante dato politico: il tour della Penisola fatto dall'ex premier e dalla sua sodale Boschi, finalizzato a promuovere il Sì al referendum e che ha lasciato ai cittadini un pesante dazio da pagare, un'antipatica eredità prevista anche su Sputnik.
C'è da domandarsi se gli argomenti addotti dal ministro dell'Economia Padoan, cioè la deflazione e le condizioni di mercato avverse alle privatizzazioni (che considera fattori fuori dal controllo del Governo), potranno convincere l'Eurogruppo a lasciar decadere l'eventuale procedura d'infrazione; però diventa difficile crederlo dopo il declassamento del rating dell'Italia e dopo le previsioni sulla crescita economica tutte riviste al ribasso.
E allora come fa Gentiloni a confermare in carica la squadra economica renziana? Secondo i beninformati, la maggior parte dei consulenti economici del precedente governo dovrebbero restare al loro posto.
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