Donald Trump, appena si insedierà alla Casa Bianca come nuovo presidente degli Stati Uniti, ordinerà una immediata revisione di tutta la cyberdefense Usa e delle vulnerabilità, includendo le infrastrutture critiche. A farla sarà un "Cyber Review Team" di persone provenienti dall'ambito militare, delle forze di polizia e del settore privato. E' questa la priorità del tycoon per quanto riguarda la cybersecurity, almeno secondo quanto affermato da lui stesso in campagna elettorale e poi riportato sul suo sito internet.
Trump, inoltre, chiederà al segretario della Difesa e al capo dello stato maggiore congiunto (Joint chief of staff) di fornire raccomandazioni per migliorare il funzionamento e la struttura del Cyber Command Usa, con focus sia sull'attacco sia sulla difesa nel dominio cibernetico". Infine, il neo presidente eletto ha promesso di "sviluppare le capacità informatiche offensive cui abbiamo bisogno per scoraggiare gli attacchi da attori statali e non statali e, se necessario, per rispondere in modo appropriato".
Per Trump l'amministrazione Obama ha fallito sulla sicurezza informatica, perché queste informazioni altamente classificate sono così poco protette. Da qui l'idea del tycoon di rivedere in primis tutta la strategia e le politiche legate al settore cibernetico, nonché di istituire un gruppo di esperti informatici che lavorerà con le istituzioni a tutti i livelli per fermare il cybercrime.
A questo proposito ha voluto sottolineare che "le nostre cyber offense e defense saranno le migliori al mondo. Trasformeremo il cyberwarfare in una delle nostre migliori armi contro i terroristi". Inoltre, nei confronti di chi violerà le regole, Trump promette che sarà considerato responsabile "nella misura massima consentita dalla legge".