L'Alta Corte, rispondendo all'istanza di un gruppo di cittadini favorevoli all'Unione Europea, ha decretato che il referendum della scorsa estate, vinto dai fautori dell'uscita, invero con piccolo margine, è "non binding", cioè non è obbligatorio, cioè non decisivo. E che la decisione finale, pertanto deve essere lasciata al Parlamento, in quanto "organo sovrano". Noi non siamo esperti quanto a referendum "binding o non binding", e dunque non ci pronunciamo. L'Alta Corte è "alta" e noi siamo piccoli. Ma non ci sfuggono alcuni dettagli: uno dei quali, magari secondario, è che la Costituzione Europea (ovvero il Trattato di Lisbona) prevede il referendum come opzione che ogni popolo ha a disposizione per decidere se restare in Europa oppure no.
Sappiamo che alcuni popoli europei, chiamati a ratificare il Trattato mediante referendum, si affrettarono a respingerlo. Francesi e olandesi lo bocciarono per primi. Procurando ai poteri supremi europei tanti mali di testa che si affrettarono a decidere che no, il referendum non andava bene, e che era meglio affidare la decisione ai parlamenti, sicuramente già allora molto meno riottosi dei popoli.
Il punto è che l'Alta Corte ha deciso che spetta al Parlamento l'ultima decisione, quella davvero binding. E lo ha fatto sulla base della considerazione secondo cui esso è "sovrano". Qui viene fuori un problema che riguarda la sorgente della sovranità. Che, anche in Gran Bretagna, risiede nel popolo. Il quale elegge un Parlamento, che risulta certo sovrano (se eletto regolarmente), ma lo è in seconda istanza, in quanto eletto dal popolo, che è sovrano in prima istanza.
Dunque come può un sovrano in seconda istanza subordinare il sovrano di prima istanza che è il popolo?
L'unico argomento usabile per spiegare questo inghippo è l'ipotesi che il popolo sia manipolabile più di un parlamento. Il che può essere vero, ma purtroppo non si può affermare che il Parlamento sia meno manipolabile del popolo. E, del resto, si aprono altre questioni spinose: chi manipola i popoli? Magari viene fuori che i colpevoli sono i mass media e coloro che ne sono proprietari. E viene fuori anche che perfino i parlamenti, quando sono corrotti, siano inclini a farsi comprare in tutto o in parte, e quindi a farsi manipolare.
Così si capisce meglio da dove viene la pressante richiesta di cancellare il Brexit. Questi pescicani sanno a cosa dovranno rinunciare, stando fuori dall'Europa. A cosa dovrà rinunciare il popolo britannico — sempre che debba rinunciare a qualche cosa — ancora non si sa. Certo è che la coppia dei Miller, sostenuta dall'Alta Corte, gli vuole imporre la rinuncia alla propria sovranità.
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