I centri occidentali di controllo degli orientamenti delle opinioni pubbliche occidentali mostrano segni di grande sconcerto e inquietudine. L'esercito invisibile di centinaia di migliaia di propagandisti dell'occidente non sembra più in grado di produrre e riprodurre tossine sufficienti ad avvelenare i pubblici europei. Il messaggio che arriva "dalla parte del nemico" sembra divenire sempre più accattivante.
Nonostante Putin sia definito apertamente assassino (e giù a ripetere l'elenco delle sue vittime: Politkovskaja, Litvinenko, Nemtsov, i morti del Boeing malaysiano, gli ospedali bombardati di Aleppo etc); ovvero corrotto (i suoi conti presunti nelle banche offshore); aggressore espansionista (per avere "occupato" l'Ucraina e "annesso" la Crimea); aggressore potenziale (per le sue intenzioni di soggiogare le repubbliche del Baltico), risulta che lettori e spettatori occidentali, l'uomo della strada europeo, provano piuttosto ammmirazione che avversione nei suoi confronti.
Le sanzioni contro la Russia non le vuole nessuno in Europa e moltissimi non riescono a spiegarsi come mai i leaders europei le abbiano decise andando contro i loro stessi interessi economici.
I social network sono tutti americani, e lavorano incessantemente per la causa dell'occidente, ma portano ormai messaggi contraddittori. Esiste RT. Esistono ancora, in Europa, cervelli non condizionati. E' finita in linea di fatto una situazione di monopolio informativo-comunicativo. Ed ecco il mainstream lanciare la nuova linea: "bloccare la propaganda" del Cremlino, visto che la nostra propaganda non funziona più come dovrebbe.
Dunque in primo piano rinforzare il dogma, secondo il quale tutto ciò che viene "da quella parte" è propaganda.
Assistiamo all'introduzione della censura in Occidente, là dove l'occidente vantava la propria libertà e il proprio pluralismo. Le parti si sono invertite. Il confronto delle idee, anche aspro, durissimo, ma utile per verificare le differenze, viene sostituito dal divieto. Entra in vigore in occidente l'orwelliano "Ministero della Verità" e, chi non ne fa parte dovrà essere fermato, impedito, eliminato, oscurato.
Ecco, appunto, il funerale da cui abbiamo preso le mosse e cui stiamo assistendo. Il funerale dei principi che resero forte l'occidente e che ora risultano impraticabili all'occidente.
L'opinione dell'autore può non corrispndere a quella della redazione.