Nei colloqui di Losanna durati diverse ore hanno preso parte il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, il segretario di Stato americano John Kerry, l'inviato speciale del segretario generale delle Nazioni Unite sulla Siria Staffan de Mistura, così come i capi delle diplomazie di Turchia, Arabia Saudita, Iran, Qatar, Giordania, Egitto e Iraq. I protagonisti di questi negoziati non sono riusciti a raggiungere l'accordo per riprendere il cessate il fuoco in Siria.
"Questo risultato deludente era ampiamente prevedibile. Il ministro Lavrov aveva dato poche speranze per una svolta in questi negoziati: troppe differenze tra gli Stati Uniti e la Russia. A questo bisogna aggiungere le divergenze delle potenze della regione, in particolare tra Iran e Arabia Saudita," — la Suponina ha detto a RIA Novosti.
"Crea trepidazione il fatto che dopo i colloqui a Losanna Kerry si sia recato a Londra, dove si discuterà lo stesso argomento, ma senza la Russia e con coloro che vogliono dagli Stati Uniti azioni più decise contro il presidente siriano Bashar Assad," — ha osservato la Suponina.
Secondo l'analista, "tutto questo suggerisce che il conflitto in Siria durerà ancora a lungo e nel breve è molto probabile un'escalation."