Questa dichiarazione è stata fatta da Dolgov alla conferenza "Contrasto alle minacce globali. La creazione di un ambiente libero dalla distriminazione e dalla violenza", svoltasi oggi nell'ambito del sesto Forum sportivo internazionale "Russia, potenza sportiva" di Dobrograd.
"Due standard diversi: un atleta può assumere sostanze vietate, mentre altri non possono. Ciò compromette in modo radicale tutte la basi di collaborazione in questi settori. Riteniamo inammissibile che lo sport possa essere ostaggio delle ambizioni politiche. È ipocrita e dal punto di vista morale di cattivo gusto la decisione del CAS nei confronti degli atleti paralimpici russi. Questo viola non solo il diritto dei nostri atleti paralimpici, ma anche i diritti stabiliti dalla convenzione degli invalidi e i principi del movimento olimpico" ha spiegato Dolgov.
"Siamo contro qualsiasi tipo di violenza nello sport, sia nel calcio che negli altri sport. Non c'è posto per la violenza e la discriminazione. Nel nostro paese saranno intrapresi grandi sforzi per regolare la collaborazione tra le organizzazioni sportive nazionali. Siamo pronti alla collaborazione, ma s'è paritaria" ha aggiunto.