Alla vigilia delle elezioni parlamentari del 16 ottobre il primo ministro ha riassunto i risultati del suo mandato quadriennale come capo del governo e ha definito l'entrata nella NATO come uno dei principali successi della sua leadership in Montenegro.
"Il piano di entrata del Montenegro prevede di fatto l'integrazione della nazione nelle strutture dell'alleanza euro-atlantica. Come sapete noi ci troviamo alla fase conclusiva della formalizzazione di questo processo e ci ora ci si aspetta che gli organi legislativi degli stati membri dell'alleanza nei prossimi mesi porteranno a termine il processo iniziato. Penso che sarà fondamentale per il consolidamento della stabilità politica e la sicurezza del Montenegro" ha dichiarato Đukanović.
Gli stati membri della NATO il 19 maggio hanno firmato il protocollo che sancisce l'entrata del Montenegro nell'alleanza, il quale conferisce alla nazione lo status di osservatore alle riunioni. Dopo la ratificazione del documento da parte di tutti gli stati membri, il Montenegro potrà diventare membro effettivo della NATO. In merito a questo, oggetto di controversia tra la coalizione del governo e l'opposizione è la necessità di un referendum o di una decisione a livello della Skupština (parlamento) riguardo l'integrazione nella NATO.
Mosca ha dichiarato che l'entrata di questa ex repubblica iugoslava meridionale nell'alleanza sia forzato ed erroneo. Il ministero degli esteri russo ha avvisato che la firma del protocollo da parte della NATO che sancisce l'entrata del Montenegro intacca gli interessi della Russia e che costringerà la nazione a prendere misure in merito.