La Resistenza italiana fu una delle più potenti in Europa, soprattutto nelle fasi finali della guerra. Nelle sue file combatterono prigionieri della coalizione anti-Hitler. In alcune parti d'Italia, un ruolo non indifferente svolsero i distaccamenti partigiani GAP e i SAP, nei quali i prigionieri sovietici parteciparono attivamente.
Erano circa cinquemila, di cui uno su dieci morì. In una delle Brigate Garibaldi combatterono 60 soldati e ufficiali sovietici. Alcuni fra i più noti patrioti sovietici, che parteciparono alla Resistenza italiana, furono: Fedor Poletaev, Daniil Avdeev, Fore Mosulishvili, Vladimir Pereladov e Nikolaj Bujanov che ricevettero dall'Italia, per l'impresa sul campo di battaglia, una medaglia d'oro ‘al valor militare'.
Il titolo di Eroe dell'Unione Sovietica fu assegnato a: Fedor Poletaev, Fore Mosulishvili, Mehti Hussein-Zade (che agì tra la Jugoslavia e l'Italia). Molti di loro ricevettero altrettanti riconoscimenti, ma successivamente. Vale la pena segnalare Vladimir Pereladov («Capitano Russo»), che giocò un ruolo importante nell'organizzione della Resistenza nel nord Italia e nella creazione della Repubblica partigiana «Repubblica di Montefiorino».