La più probabile è un compromesso: la società russa farà delle concessioni sulle condizioni di fornitura in Polonia. Nel peggiore dei casi, "Gazprom" sarà costretta a realizzare il progetto in solitaria, scrive il quotidiano "Kommersant".
Tecnicamente è l'opzione più semplice, ma è rischiosa da un punto di vista economico e priva la società russa dei "benefici politici" che otterrebbe attraverso il coinvolgimento dei partner occidentali.
La logica sul coinvolgimento dei partner occidentali sta nel fatto che i partner stranieri cercano di risolvere i problemi normativi "dalla loro parte". Finora gli esperti intervistati dal quotidiano erano convinti che le autorità tedesche, per cui il progetto è strategico, avrebbero sostenuto e spinto il progetto all'interno della UE.
Secondo l'analista di "Raiffeisenbank" sulle commodities Andrey Polishchuk, le azioni della Polonia sono di natura puramente politica e la Germania cercherà di far pressione sul consorzio per raggiungere un compromesso.