Questa raccomandazione è contenuta in un rapporto pubblicato oggi dalla sede di Bruxelles del centro analitico "Martens Centre" del consiglio dei direttori nominato dal presidente e segretario generale del Partito Popolare Europeo.
Il rapporto "Orso travestito da pecora: le organizzazioni russe nella UE finanziate dal governo" sostengono che i media russi, tra cui l'agenzia "Sputnik", il canale RT e il progetto "Russia Beyond the Headlines" del quotidiano russo "Rossiyskaya Gazeta", stanno acquisendo sempre più influenza tra i cittadini europei.
Sullo stesso piano dei media sono catalogate le ONG russe, per esempio, l'Istituto russo di studi strategici (RISS) e la fondazione "Russky Mir" (Mondo Russo).
"Il loro obiettivo è incutere nell'opinione pubblica europea una visione positiva della politica russa e il rispetto delle sue notevoli ambizioni di potere… il sostegno implicito o esplicito di queste organizzazioni dovrebbe preoccupare l'Unione Europea", — si afferma nella prefazione della relazione.
In particolare gli autori del rapporto sostengono che la Russia diffonderebbe l'odio verso i profughi siriani attraverso i media di Stato: tuttavia non viene riportata nessuna argomentazione oggettiva a sostegno di questa tesi.
Il rapporto contiene una serie di raccomandazioni in relazione al rafforzamento dell'influenza russa in Europa; in particolare la UE dovrebbe rafforzare le sue attività di informazione, sostenere le associazioni "democratiche", affinchè gli europei acquisiscano la capacità di resistere alla propaganda russa".
"A livello della UE è necessario introdurre un registro obbligatorio delle organizzazioni lobbistiche, regolato da un organismo indipendente," — si afferma nel documento.
Gli autori chiedono anche una maggiore sorveglianza delle attività delle ONG russe, in particolare sui loro flussi finanziari.
"Occorre intraprendere azioni legali contro le ONG e le organizzazioni che minacciano apertamente la sicurezza nazionale", — sostengono gli autori del rapporto.
Nel 2015 i media avevano riferito che l'Olanda e la Polonia intendono creare un'agenzia di stampa in lingua russa per contrastare i media russi. Si ipotizzava di diffondere le informazioni attraverso siti internet ed anche tramite la tv e trasmissioni radiofoniche.
Gli autori del rapporto hanno promosso una serie di raccomandazioni alle autorità europee in materia di guerra mediatica.
"Se i miti del Cremlino si basano sul fatto che la UE è il male e sui suoi fallimenti, l'obiettivo della UE dovrebbe essere quello di sviluppare la sua concezione sulla base dei valori europei, sottolineando che la UE è una forza per cui sono importanti i diritti umani, lo stato di diritto, la libertà e l'uguaglianza", — dichiara il rapporto.