"La vergogna è che Tony Blair, che così volentieri ci ha portato in questa catastrofe di politica estera, ha visto in anteprima alcune parti della relazione prima dei parenti delle vittime. Non è giusto che Blair abbia avuto molti mesi per consultarsi con il suo entourage e gli avvocati, per difendersi in televisione, dove ha negato la sua colpevolezza, mentre le famiglie delle vittime lo potranno vedere solo 2 ore prima della sua pubblicazione", — ha detto il politico.
La questione della partecipazione all'operazione delle truppe britanniche aveva provocato una spaccatura nel governo di Blair: L'esecutivo decise di inviare l'esercito in Iraq solo dopo le dichiarazioni di Blair, secondo cui Hussein possedeva armi di distruzione di massa; alla fine non furono mai trovate.