"Ci imbattiamo spesso nello spazio aereo internazionale con i piloti russi. La maggior parte dei loro intercettamenti è professionale, tuttavia di tanto in tanto ci sono dubbi sulle azioni dei singoli equipaggi, che ci lasciano pensare:che cosa fanno?", — ha detto il militare.
La principale preoccupazione del Pentagono è l'eccessivo avvicinamento dei caccia russi agli aerei americani. Ad esempio lo scorso gennaio il caccia russo Su-27 ha volato vicino l'aereo di ricognizione americano RC-135U, che, secondo quanto dichiarato a Washington, svolgeva "un volo di routine" sul Mar Nero a 30 miglia a largo della costa della Russia. E' stato inoltre riferito che alla fine di aprile, al largo della costa della Kamchatka, un MiG-31 è decollato per intercettare il velivolo da pattugliamento P-8 Poseidon della Marina USA. Allora nel Dipartimento della Difesa statunitense avevano bollato le azioni dei piloti russi "insicure e poco professionali."
L'articolo cita inoltre un rappresentante anonimo delle forze aeree americane, che ha rivelato che i piloti statunitensi vengono istruiti come comportarsi in caso di intercettamento. In particolare i piloti devono astenersi da qualsiasi manovra e continuare il volo sulla rotta prevista, mostrando "la massima prevedibilità".
Al ministero della Difesa russo hanno più volte sottolineato che i piloti dell'Aviazione agiscono in conformità a tutte le norme internazionali di utilizzo dello spazio aereo.