Secondo Chaly, proprio in questo modo Kiev compenserà la riluttanza dell'Occidente di fornire apertamente armi all'Ucraina, e inoltre otterrà un vantaggio strategico a lungo termine.
"Stiamo parlando di come approfondire la cooperazione con gli Stati Uniti nella produzione comune di armi, nelle attività comuni in questo settore. È molto più importante, è una soluzione strategica", ha dichiarato Chaly.
L'ambasciatore ha sottolineato che Kiev ha cambiato la sua posizione in materia di forniture di armi letali nel paese, orientandosi verso gli alleati degli USA.
Il diplomatico ha anche parlato della posizione ufficiale della Casa Bianca in merito alla questione. "Loro non parlano di armi letali. E noi, francamente, abbiamo un po' cambiato atteggiamento. Perché è possibile produrre armi letali anche in Ucraina".
Infine, egli ha osservato che il trasferimento di armi letali a Kiev da parte dell'Occidente sarebbe "un potente gesto simbolico", ma più una questione politica che soluzione pratica.