In precedenza, il rappresentante dell'Ucraina per l'UE, Nikolaj Tochitskij, ha sostenuto che la crisi migratoria in Europa potrebbe influenzare l'abolizione dei visti UE per gli ucraini.
«Penso che abbiamo tutto il diritto di tenerlo in considerazione per quest'anno, penso che entro la fine dell'estate concluderemo la procedura. Io non credo che gli avvertimenti politici di questo di dell'altro paese possano impedirci di ottenere lo status di paese senza regime di visto con i paesi dell'area Schengen», ha dichiarato la Klympush-Tsintsadze al canale televisivo 112 Ukraina.
Il vice-Primo ministro ha notato che l'Ucraina ha adempiuto a tutti gli obblighi ed è ora in attesa della realizzazione degli impegni presi dall'UE.
I ministri dell'Interno dei 28 paesi-membri dell'UE hanno già approvato la proposta della Commissione europea per modificare il meccanismo della sospensione della liberalizzazione dei visti di una serie di paesi, tra cui l'Ucraina, la Georgia, la Turchia e la Repubblica autoproclamata Kosovo.
La Commissione europea il 18 Dicembre 2015 ha riferito che l'Ucraina ha soddisfatto tutte le condizioni per la liberalizzazione dei visti con l'UE. A metà gennaio, un diplomatico europeo ha detto ai giornalisti che un certo numero di paesi europei non sono pronti ad abolire i visti per i cittadini ucraini, in quanto l'Ucraina non combatte efficacemente la corruzione. Alla fine di aprile la Commissione europea ha pubblicato un'iniziativa legislativa sull'abolizione dei visti per i cittadini ucraini, la proposta sarà sottoposta all'esame del Parlamento europeo e del Consiglio d'Europa.