
Non è un segreto per nessuno che la metropolitana moscovita costruita nel 1935 fu concepita come un'opera d'arte, molto più di un semplice mezzo di trasporto: le stazioni rivestite in marmo e abbellite da mosaici, vetrate e sculture appaiono come un vero museo. La metro per i moscoviti è un mondo a parte, ricco di storia e bellezza, uno spazio dove la gente trovava rifugio durante la guerra, oggi punto di ritrovo e di appuntamenti. Nella bellissima stazione Kropotkinskaya dalle 2 di notte dai primi accordi dell'orchestra è cominciata la magia.










Per i musicisti dell'Orchestra presidenziale, come ha raccontato a Sputnik Italia il direttore Evgenij Nikitin si tratta della prima esperienza di questo genere.
È molto insolito! Devo dire che è stato molto interessante da un punto di vista dell'acustica, che è molto simile a quella di una cattedrale. Il suono vola lontano. Questo progetto inoltre dimostra che la metro di Mosca non è un semplice mezzo di trasporto, ma è patrimonio culturale del nostro Paese. Una metropolitana così bella non si trova da nessuna parte al mondo.

Innanzitutto adoro l'opera, ho un debole per l'opera italiana. Se prendere il verismo, l'opera di Mascagni è quella che mi piace di più, anzi è quella che ha praticamente aperto la strada a questa corrente. Quando si è deciso di creare questo progetto e suonare l'opera in metro, ho subito proposto la Cavalleria Rusticana.
— Maestro Tarakanov, possiamo dire che il progetto di questa notte lega direttamente l'Italia e la Russia?
— Lei è al corrente che quando si costruì la metropolitana moscovita negli anni '30 le prime scale mobili erano di produzione italiana? L'Italia e la Russia sono unite da tantissimi fattori, oggi per questo progetto unico doveva suonare un'opera italiana.

Si è esaudito anche il sogno di Svetlana Cinarova, una corista che è molto legata alla cultura italiana, perché insegna la lingua di Dante e nella vita di tutti i giorni lavora come interprete. Ecco come ha descritto le sue emozioni:
È una sensazione molto particolare. L'atmosfera della stazione Kropotkinskaya è veramente magica, quando fu distrutto il Duomo del Salvatore a due passi da qui, i materiali rimasti vennero usati per rifinire gli interni della stazione. Inoltre l'acustica qui è sorprendente, quando non passano i treni, la metro è ferma qui si potrebbe fare un'ottima registrazione del suono.
Gli organizzatori avevano più opzioni alla fine la decisione si è fermata su questa bellissima stazione.
— Possiamo dire che grazie a questo progetto l'opera è scesa in metro e si è avvicinata di più alla gente?
— Sì, certamente. Per me personalmente oggi è un'occasione doppiamente speciale. Oltre al fatto di cantare nella nostra amata metro, essendo insegnante e interprete di italiano, cantare la Cavalleria Rusticana di Mascagni è un enorme piacere.
Con questo concerto inoltre abbiamo mostrato che l'opera, la musica stanno al di fuori della politica. Le sanzioni sulla musica non si possono imporre in nessun modo.
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