A gennaio la polizia russa aveva stroncato l'attività di sei aziende di San Pietroburgo che fornivano falsi visti commerciali a cittadini del Medio Oriente. Grazie a questi documenti nella Federazione Russa sono entrati più di mille stranieri, inclusi siriani, e una parte di loro ha già raggiunto l'Unione Europea.
"Oggi le forze dell'ordine hanno reso noto che, a seguito di indagini, che Yurij Gheneralov è sospettato del reato. Precedentemente l'unico sospettato era suo fratello Vitalij", ha dichiarato la fonte dell'agenzia.
Egli ha inoltre evidenziato che i fratelli Gheneralov hanno ricevuto un avviso di garazia, ma non sono stati ancora incriminati.
L'inchiesta considera responsabile dello schema affaristico Vitalij Gheneralov, il quale è vice direttore generale delle società a responsabilità limitata "Aven" e "Focus". Vitalij in passato ha lavorato in Siria dove è entrato in contatto con gli ambienti locali. Per tanto tempo Vitalij Gheneralov, sostiene la fonte, è stato ospite gradito dell'ambasciata siriana in Russia.
Yurij Gheneralov è direttore generale della suddetta "Focus" e vice direttore generale delle società a responsabilità limitata "Alkair" e "Artika". Anche lui fa parte dello schema criminale. Inoltre, le forze dell'ordine hanno individuato il concorso nel reato del padre dei due fratelli, Evghenij Gheneralov, e della moglie di Vitalij, Anna.