"Questa decisione è una presa in giro del diritto internazionale", — ha dichiarato il rappresentante del ministero degli Esteri iraniano Hossein Jaberi Ansari, aggiungendo che "equivale ad un'appropriazione indebita dei beni della Repubblica Islamica dell'Iran."
"E' un furto", — ha concluso il rappresentante del dicastero della diplomazia di Teheran.
Giovedì la Corte Suprema degli Stati Uniti ha rifiutato di restituire alla Banca Centrale dell'Iran 2 miliardi di dollari di beni congelati, in quanto queste risorse dovranno essere usate per risarcire le famiglie degli americani uccisi in attacchi terroristici in cui è coinvolto l'Iran. Mercoledì la giustizia USA ha emesso una sentenza, in base a cui questi fondi dovrebbe finire ai parenti delle vittime delle esplosioni a Beirut e di altri attacchi terroristici.
In precedenza più di mille americani avevano chiesto un risarcimento per gli attacchi terroristici dietro i quali, secondo loro, ci sarebbe Teheran.