"Non stiamo chiedendo e non chiederemo ai partner occidentali di annullare le sanzioni, non avvieremo mai questo tipo di discussioni, — ha detto Lavrov. — Loro stessi, negli incontri e nelle loro dichiarazioni pubbliche, si innervosiscono su questo tema, iniziano a dire "relativamente alle sanzioni contro la Russia saranno revocate non appena Mosca implementerà gli accordi di Minsk."
"Sono il loro desiderio e allo stesso tempo la loro impotenza. I partner occidentali sono ben consapevoli del fatto che gli accordi di Minsk non contengono riferimenti alla Russia, ma pressochè in ogni punto si delineano gli obiettivi delle autorità ucraine e il lasso di tempo in cui questi compiti devono essere realizzati. Tutto è stato infranto," — ha osservato Lavrov.
"Ora i partner occidentali si rendono conto di non essere nelle condizioni di guidare i loro referenti a Kiev per mantenere le loro promesse, — evidenzia il capo della diplomazia russa. — Cercano di puntare le frecce verso di noi".
Di conseguenza, constata Lavrov, viene inviato a Kiev un segnale: "continuate a sabotare i vostri impegni e non verrete puniti voi, ma la Russia."