"Le forze irachene aspettano l'arrivo di nuove unità della polizia e dei combattenti tribali locali per controllare la zona già riconquistata", ha riferito ai media locali il generale Najm Abdullah al Jiburi, a capo delle operazioni militari.
Secondo quanto riferito dall'ufficiale iracheno, gli uomini fedeli al sedicente Stato Islamico hanno scavato nel sottosuolo delle gallerie per stanare il nemico e utilizzato contro l'esercito nazionale armi al cloro.
Sullo sfondo del conflitto sembra configurarsi la possibilità dell'apertura di un nuovo insediamento militare degli Stati Uniti o, in alternativa, il ripristino di una struttura già esistente per sostenere le forze di sicurezza di Baghdad e favorire la riconquista della più grande città sotto il controllo del Daesh nel Paese.
A confermarlo è stato nelle scorse ore il contrammiraglio Andrew Lewis, vice direttore per le operazioni congiunte. Il nuovo sito si andrebbe ad aggiungere alla Fire Base Bell, primo distaccamento statunitense dopo il ritorno in Iraq delle forze a stelle e strisce nel 2014. Lo scorso marzo i militari americani dovettero aprire il fuoco e rispondere all'attacco condotto dalle milizie jihadiste che avevano provato ad assediare la base.