Il Brasile diviso dagli scandali, rischio impeachment per Dilma

© REUTERS / Ueslei MarcelinoDilma Rousseff, il presidente del Brasile
Dilma Rousseff, il presidente del Brasile - Sputnik Italia
Seguici suTelegram
Dopo una grande manifestazione di popolo tenutasi in tutte le piazze del Paese, le dimissioni di 7 ministri costringono la presidente Dilma Roussef a un rimpasto di governo.

La Corte Suprema del Brasile ha avocato a sè le inchieste di corruzione riguardanti l'ex presidente Inacio Lula da Silva, condotte dal giudice Sergio Moro.

E nel giorno in cui Lula ha per ora vinto la battaglia giudiziaria, centinaia di migliaia di persone, giovedì 31 marzo, nell'anniversario dei 52 anni dal golpe militare, hanno partecipato alla 'Giornata nazionale di mobilitazione in difesa della democrazia', organizzata in tutti gli Stati del Brasile dal Partito dei Lavoratori e da movimenti sociali per manifestare contro la procedura di impeachment alla presidente Dilma Rousseff.

Secondo Lula, l'impeachment della presidente equivale a un golpe istituzionale perché, secondo la Costituzione, l'accusa di ritocco del bilancio non giustificherebbe la richiesta di destituzione. Secondo molti costituzionalisti brasiliani, l'opposizione politica sollecitando l'impeachment confonde un regime presidenziale con uno parlamentare. Anche Obama, spiegano, è in minoranza negli Stati Uniti al Congresso e al Senato, ma nessuno si sogna di destituirlo con un impeachment.

Nel frattempo, il Pmdb, è uscito dalla maggioranza di governo e oggi Dilma Roussef dovrebbe annunciare un ampio rimpasto di governo per sostituire i sette ministri dimissionari.

Dilma, che ha cancellato il viaggio a Washington dov'era attesa per il summit sulla sicurezza nucleare, non esce dal Paese per evitare che il vice premier Temer prenda, in sua assenza, le funzioni presidenziali.

Notizie
0
Per partecipare alla discussione
accedi o registrati
loader
Chats
Заголовок открываемого материала