Il direttore della Cia Richard Brennan ha dichiarato che ci sono prove che dimostrano la capacità del Daesh di produrre e usare armi chimiche, confermando il rapporto del capo della National Intelligence americana James Clapper sul gruppo fondamentalista. Nel documento Clapper informa inoltre che il Daesh avrebbe già fatto uso di sostanze chimiche, cloro e gas mostarda, in alcuni attacchi contro i curdi.
Più precisamente il Daesh sarebbe riuscito a produrre iprite e altre soluzioni chimiche dopo essere entrato in possesso di componenti e materiali trafugati da alcuni depositi in Siria e almeno due persone sarebbero state colpite in un attacco chimico avvenuto lo scorso anno contro la popolazione curda.
Nel documento si sottolinea con preoccupazione la possibilità che attacchi con armi chimiche possano avvenire anche in Europa, a causa del traffico di materiali chimici che sulle rotte dell'immigrazione potrebbero rappresentare fonte di autofinanziamento per il Daesh.