"Oggi ho deciso di rassegnare le dimissioni dalla carica di ministro dello Sviluppo Economico e del Commercio dell'Ucraina. Il motivo: il deciso blocco delle importanti riforme per il nostro Paese. Non è solo una questione di mancanza di sostegno politico, ma ci sono azioni attive volte a paralizzare il nostro lavoro," — ha dichiarato Abromavičius in una conferenza stampa oggi.
Ha inoltre osservato che queste azioni può considerarle come un tentativo di stabilire un persistente controllo sulle uscite di cassa delle imprese statali, soprattutto "Naftogaz" e l'industria della difesa.
"La nostra squadra è pronta il più presto possibile ad andarsene, in ogni caso non vorremmo ritardare il processo di settimane o mesi. Chiedo al Parlamento di votare le mie dimissioni domani," — ha detto Abromavičius.
Secondo il ministro, il vice capogruppo del partito del presidente "Lista Poroshenko" Igor Kononenko ultimamente "ha fatto molto per bloccare il lavoro di Abromavičius e il lavoro della sua squadra", su pressione dell'amministrazione presidenziale.
"Il culmine di tutta questa illegalità e del desiderio di controllare completamente i flussi è stato il desiderio di avere un proprio vice al ministero dell'Economia, che avrebbe gestito "Naftogaz"e le altre imprese di proprietà statale", — ha detto Abromavičius.
Secondo il politico, ha ricevuto una telefonata da parte dell'amministrazione presidenziale di Petr Poroshenko con la forte raccomandazione di prendere al ministero dei collaboratori graditi al presidente. Abromavičius ha detto di non essersi piegato ed ha pertanto deciso di dimettersi.