«Notizie allarmanti. Se il conflitto si aggrava seriamente, potrebbe trasformarsi in una guerra su larga scala tra Iran e Arabia Saudita, che potrebbe negare l'ingresso nel Golfo Persico e limitare la libertà energetica e della navigazione», ha dichiarato Zinni.
Sabato, il Ministero degli affari interni saudita ha reso pubblica l'esecuzione di 47 persone, tra cui quella del predicatore sciita Nimr al-Nimr. L'annuncio della sua esecuzione ha suscitato lo sdegno delle autorità politiche e religiose sciite e innescato proteste di massa, le quali hanno causato la rottura dei rapporti diplomatici tra Riyad e Teheran.
Il rappresentante permanente presso le Nazioni Unite dell'Arabia Saudita Abdallah Al-Mouallimi ha dichiarato che i rapporti con l'Iran saranno ripristinati quando Teheran smetterà di «interferire negli affari interni degli altri paesi, compreso il nostro».