In un'intervista alla televisione RT, l'eurodeputato ha commentato la posizione del governo italiano, il quale — come riferiscono alcuni media — si è pronunciato contro il rinnovo automatico delle sanzioni imposte alla Russia. Secondo il politico, il governo di Matteo Renzi ha finalmente dato ascolto alle aziende che stanno subendo ingenti danni a causa delle restrizioni reciproche.
"Credo in sostanza che da parte dell'UE e dei nostri governi sia stata una scelta miope. Probabilmente si tratta di un nuovo tentativo di aprire la discussione su quello che fino a questo momento era considerato come un dato di fatto. Personalmente però non sono convinto che questo tentativo, piuttosto timido, da parte dell'Italia possa effettivamente cambiare la posizione dell'UE, specie perché i paesi dell'Est come la Polonia, la Repubblica Ceca e alcuni altri, sono fermamente decisi a mantenere la sanzioni in atto", — ha detto Castaldo.
L'eurodeputato ha rilevato che l'ampliamento delle sanzioni è insensato, perché l'UE ha bisogno di collaborazione della Russia su tutta una serie di problemi e crisi.
"Non credo ad esempio che senza l'aiuto della diplomazia russa, e il suo contributo davvero importante, noi saremo in grado di trovare in Siria una soluzione valida. Anzi, durante il mese in corso abbiamo già visto che la politica delle sanzioni non ha dato alcun risultato", — egli ha osservato.
Quando il giornalista gli ha domandato se l'Europa è unita sul problema delle sanzioni, Castaldo ha dichiarato che la posizione di taluni paesi dell'Est, che si oppongono alla Russia soltanto per motivi storici e ideologici, suscita poco entusiasmo.
"La politica delle sanzioni non è giusta. Ci porterà in un vicolo cieco, ma non cambierà la situazione in Ucraina. Dobbiamo trovare una soluzione politica, portando avanti le trattative e non rincorrendo alle sanzioni che già sono troppe. In tal modo (le sanzioni) contribuiscono più a creare problemi piuttosto che a risolverli", — ha concluso Castaldo.