L'ex primo ministro della Moldavia, Vlad Filat, è stato arrestato ieri per il coinvolgimento nello scandalo che ha colpito il sistema bancario nazionale, con l'accusa di corruzione. Resterà in stato di fermo per 72 ore.
Ieri, mente il Parlamento votava per l'immunità di Vlad Filat, centinaia di membri e simpatizzanti del Partito socialista (Psrm) e del Partito Nostru (PN) hanno organizzato una manifestazione dinnanzi alla sede dell'assemblea legislativa di Chisinau, tentando di impedire l'uscita di Filat dal palazzo.
A giugno l'Fmi, la Banca mondiale e l'Ue avevano annunciato il congelamento del sostegno finanziario alla Moldavia, chiedendo, tra l'altro, la liquidazione di Banca de Economii, Banca Sociala e Unibank, i tre istituti di credito coinvolti in un caso di appropriazione indebita di un miliardo di dollari.

Il primo ministro, Valeriu Strelet, che a seguito della dimissione di Filat dalla carica di presidente del partito liberaldemocratico ne è divenuto il leader,non intende rassegnare le proprie dimissioni: "Non ho il diritto di lasciare il paese nelle mani delle persone che hanno preso il controllo delle strade. Non ho il diritto di abbandonare i partner stranieri con cui ho avuto ottimi colloqui negli ultimi giorni".
Anche i leader della coalizione di governo hanno confermato che l'Alleanza per l'integrazione europea continuerà a guidare il Paese.