L'indecisione degli USA in Medio Oriente fa allontanare gli europei, scrive la rivista americana "Foreign Policy".
"Recentemente si è parlato molto dei possibili motivi che possono celarsi dietro la concentrazione delle forze russe in Siria, come ad esempio la tutela degli interessi della Russia in Medio Oriente, il sostegno al regime di Assad, il riempimento del vuoto di potere lasciato dagli Stati Uniti non interessati a risolvere il conflitto. Tutti sono in certa misura veri, tuttavia non viene data sufficiente attenzione all'aspetto geografico del vuoto di potere. Le azioni di Putin in Siria potrebbe rafforzare la sua posizione sul "secondo fronte" al di fuori del Medio Oriente, l'Europa," — l'autore dell'articolo commenta la situazione.
L'alleanza indistruttibile tra UE e Stati Uniti comincia a traballare, i problemi del Medio Oriente sono più sentiti dagli europei, come particolarmente evidente nella crisi dei profughi. Questi cambiamenti possono influire le preferenze e le scelte di politica estera dei Paesi europei.
"Fin dall'inizio del conflitto in Siria gli europei avevano investito tutto il loro capitale politico sul sostegno degli Stati Uniti. Tuttavia, ora che è stata data priorità al compito di combattere ISIS e il rovesciamento di Assad è finito in secondo piano, molti hanno iniziato a pensare al fatto che Putin avesse ragione fin dall'inizio. Probabilmente la Russia potrebbe essere un alleato più affidabile degli Stati Uniti," — conclude l'autore.