L'Iran è in trattative con la Cina per acquistare reattori nucleari da 1.000 megawatt. Lo ha annunciato il responsabile dell'Organizzazione iraniana per l'energia atomica, Ali Akbar Salehi, in un'intervista all'agenzia di stampa Irna durante una visita a Pechino.
La cooperazione in questo settore potrebbe essere avviata con la firma di un accordo "entro uno o due mesi". I cinesi, ha aggiunto il funzionario iraniano, sono anche disposti a finanziare il costo del progetto.
La Cina è il più grande partner di Teheran per quanto riguarda il settore petrolifero e nel mese di luglio ha importato 2,44 milioni di tonnellate di petrolio iraniano, pari a 575,700 barili al giorno, in crescita del 3% rispetto a un anno fa. In un clima di sanzioni, la Cina e il mercato asiatico hanno rappresentato per l'Iran una delle principali entrate derivanti dall'esportazione petrolifera.
Attualmente, la produzione di petrolio greggio iraniano è stimata intorno ai 2,7 milioni di barili al giorno. Secondo quanto riferito più volte in questi mesi dal ministero del Petrolio, la futura cancellazione delle principali restrizioni, nel quadro della firma dell'accordo sul nucleare iraniano avvenuta a Vienna lo scorso 14 luglio, consentirà a Teheran di aumentare la propria produzione di 500 mila barili al giorno in pochi mesi. Insieme a questo nuovo impulso l'Iran ha già dato il via a una serie piani di sviluppo dei suoi giacimenti che aggiungeranno al totale altri 1,5 milioni di barili, con un'esportazione quotidiana che tocca i 2 milioni di barili.