Centinaia di migranti hanno attraversato ieri senza problemi il confine fra Grecia e Macedonia a Gevgelija. La frontiera è stata di fatto riaperta dopo che sabato sera centinaia di persone sono riuscite a superare le barriere erette al confine, travolgendo la polizia che ha cercato di impedire il loro passaggio con la forza. I migranti, in maggior parte profughi siriani sbarcati in Grecia dalla Turchia, ma anche pachistani e afghani, intendono proseguire verso la Serbia per poi ottenere asilo nei paesi del nord Europa. Fra loro anche donne e bambini.
Il ministro della Difesa macedone, Zoran Jolevski, ha confermato che il Paese si sta "organizzando affinchè l'accoglienza vada avanti", confidando in "una strategia europea perchè si tratta di una sfida dell'intero continente".
Intanto, prosegue l'arrivo dei migranti in Grecia. Un uomo è morto e altre sei persone risultano disperse a largo dell'isola di Lesbos, dopo che si è capovolta una imbarcazione carica di profughi. Altre otto persone sono state tratte in salvo. Secondo il quotidiano ellenico Ekathimerini, è atteso al Pireo il traghetto Eleftherios Venizelos con a bordo 2500 profughi siriani che erano sbarcati su diverse isole greche. Ieri lo stesso traghetto aveva condotto nel porto a sud di Atene 2.466 rifugiati arrivati a Kos, Kalymnos, Leros e Samos.