
"Mi trovo a Donetsk da circa un mese e posso dire che negli ultimi 4 o 5 giorni i bombardamenti si sono intensificati. Si sente il frastuono dell'artiglieria pesante di calibro 152 mm e 200 mm e dei lanciarazzi. Viene bombardato il centro della città. Risiedo non lontano dal quartiere Kievsky e in prima persona ho potuto assistere ai bombardamenti. Si sente che la tensione aumenta e il numero delle vittime cresce giorno dopo giorno.
E' ovvio che nel territorio del Donbass penetrano le forze speciali ucraine. Una settimana fa si è svolta un'operazione per stanare questi sabotatori. I volontari della milizia con i quali ho parlato hanno segnalato l'intensificazione dei bombardamenti dei quartieri residenziali e del fuoco contro i civili con lo scopo di costringere la gente a lasciare le città. Vengono condotti attacchi mirati sulle centrali elettriche.

Per quanto riguarda la partenza degli osservatori dell'OSCE, il mio collega polacco David ha ottenuto una soffiata secondo cui gli ispettori non hanno alcuna intenzione di andarsene. Allo stesso tempo la gente prova grande sgomento nei riguardi dell'OSCE, dal momento che gli ispettori lavorano solo durante le ore diurne. Di notte, quando di fatto la gente muore, non si vedono e questa cosa dà particolarmente fastidio agli abitanti. Penso che l'OSCE non faccia tutto il possibile.
La gente sta soffrendo e la sua indignazione è comprensibile. Non si può dire che gli abitanti del posto aggrediscano gli osservatori, ma la loro ostilità è evidente. Ci sono state diverse manifestazioni. Ma l'indignazione della gente che ogni giorno subisce bombardamenti e che capisco perfettamente si esprime solo a parole. Non c'è aggressività contro l'OSCE, è solo pura propaganda. L'OSCE e i suoi rappresentanti esagerano molto.
Mi trovo qui da un mese. Ho ricevuto l'accreditamento, anche quello militare. Posso affermare con certezza che non c'è l'esercito russo. Ci sono volontari russi arrivati di propria iniziativa. Non ci sono concentrazioni dell'esercito russo a ridosso del confine. A mio parere "spazzatura" (espressione usata da Lavrov sulle dichiarazioni Poroshenko rilasciate al quotidiano francese Libération in merito alla "aggressione russa" contro i Paesi dell'Europa) è la definizione più appropriata delle parole di Poroshenko. Sono d'accordo con questo termine, perché quando non si ha niente da dire, si dice qualcosa.
Qui la gente vive giorno per giorno. Vive in uno stato di guerra da 1 anno. Le condizioni di vita sono molto difficili, molte persone sopravvivono grazie al cibo distribuito gratuitamente. Non credo che ci sia una preparazione speciale per l'inverno. Ogni giorno sorgono problemi. Ora siamo solo ad agosto, non si pensa all'inverno. Ma credo che sarà una dura prova."
http://t.co/LK7I6xxqg6 L'#Ukraine a rompu la trêve et attaqué sur toute la ligne de front dans le #Donbass pic.twitter.com/RZgJzYblup
— Laurent Brayard (@LaurentBrayard) 17 августа 2015