
La parola «ISIS» in inglese è il nome della dea Iside, la madre sacra dei faraoni egiziani secondo la mitologia. Questa stessa parola è usata come acronimo del nome abbreviato del gruppo terrorista "Stato Islamico dell'Iraq e della Siria" (ISIS). Dopo aver conquistato combattendo metà del territorio della Siria e un terzo dell'Iraq, l'organizzazione terroristica è, secondo il presidente americano Barack Obama, una delle 3 principali minacce per il mondo.

Oltre alla società belga, a fine estate diverse aziende col marchio "ISIS" hanno cambiato il loro nome, mentre altre ci stanno pensando. Alcune si rifiutano di prendere in considerazione questa opzione. Ecco i casi più noti, riporta il portale russo "RBC".
1. La società farmaceutica "Isis Pharmaceuticals" è una grande impresa statunitense produttrice di farmaci; è l'unica società dell'elenco quotata in borsa. Dalla fine di luglio le azioni della compagnia hanno guadagnato il 38,4% sul Nasdaq.
"È interessante notare che la maggior parte delle domande sul nostro nome le abbiamo ricevute dai media, piuttosto che dagli operatori di mercato, — ha detto a RBC la rappresentante della società Amy Blakely. — Siamo nel mercato da un quarto di secolo ed abbiamo una buona reputazione tra gli investitori e gli operatori sanitari, la nostra azienda è ben conosciuta". In un'intervista con la CNBC il patron della compagnia Stanley Crook ha dichiarato che la sua società non ha intenzione di cambiare marchio, "è meglio che il gruppo terroristico cambi nome".
2. "Isis Academy". L'organizzazione americana di formazione e training ha annunciato che presto subirà un rebranding e cambierà il suo sito web.
"Non vogliamo essere associati con l'ISIS, che ora prolifera in Iraq e in Siria," — si legge in un comunicato dell'organizzazione.
Dal 1990 "Isis Academy" conduce programmi di formazione per i manager di grandi aziende, istituti scolastici e governativi. Tra i suoi clienti "Isis Academy" annovera società come "Lufthansa", "Unilever, Nike", "Toyota", "PricewaterhouseCoopers" ed "Ernst & Young", l'amministrazione di New Orleans, Stoccolma, Singapore e della Lettonia, l'Università svedese di Uppsala, il King's College di Londra e molti altri.

"Non abbiamo alcuna voglia di condividere il nome con queste persone. I nostri cuori sono vicini alle vittime delle violenze dei terroristi," — disse allora l'A.D. della società Michael Abbott. Dal 3 settembre il servizio ha preso il nuovo marchio "SoftCard".
4. "ISIS Charterd Surveyors". Questa impresa ha la sua sede nella contea inglese del'Hampshire e si occupa di misurazioni geodetiche e topografiche. Come raccontato in un'intervista al "Telegraph" dal direttore della società David Bennett, ha sentito il nome del gruppo islamico al notiziario e da allora teme le possibili conseguenze della sua attività per questa somiglianza.
"Ho controllato questa mattina internet per comprendere la portata della reazione del pubblico. Il cambiamento del marchio viene considerato come una delle opzioni possibili," — ha aggiunto.
Infatti, l'impresa ha cambiato il nome e ora si chiama "Terrain Geomatics".
5. "Institute for Science and International Security" — ISIS ("Instituto per la Scienza e la Sicurezza Internazionale").
Il famoso centro di ricerca di Washington mira a risolvere il problema non rinominando le aziende e le istituzioni, ma cambiando la denominazione del gruppo terroristico nei media.

6. "ISIS Equity Partners". La società britannica d'investimento "ISIS Equity Partners" ha annunciato di voler cambiare marchio.
"Non abbiamo intenzione di condividerlo con il nome di un'organizzazione terroristica", — ha dichiarato il socio della società Wal Koleda.
Secondo le informazioni riportate sul sito web, "ISIS Equity Partners", fondata nel 2005, investe in società del Regno Unito un importo stimato dai 5 ai 100 milioni di sterline. Al di fuori della Gran Bretagna collabora con le compagnie di investimento in Cina, India, Turchia, Germania, Scandinavia, Europa centrale ed orientale ed America Latina.
Ora l'azienda si chiama "Livingbridge".

"Che reazione dovrebbe avere l'organizzazione cheda 40 anni difende il movimento femminista e i diritti delle donne in tutto il mondo?", — si chiede la direttrice dell'organizzazione Susan George.
L'organizzazione era stata così chiamata riferendosi alla dea egizia Iside (in inglese "Isis"), che simboleggia la creatività, la conoscenza e il potere delle donne.
"Isis international" lavora non solo in Occidente, ma anche in Asia, Africa, America Latina e Medio Oriente e non ha intenzione di cambiare il nome, poiché lotta per i diritti democratici e la libertà contro l'odio e la violenza per tutte le persone nel mondo. L'associazione con l'organizzazione terroristica è uno sfortunato errore", — indica la sua presidente.