Il presidente russo Vladimir Putin dovrebbe essere il coordinatore primario della lotta della comunità internazionale contro le milizie dello Stato Islamico.
Lo ha affermato il leader paramilitare e attuale primo ministro reggente della Repubblica di Cecenia Ramzan Kadyrov intervistato da Ria Novosti.
Non possono esserci risultati — ha detto Kadyrov — senza il supporto della Russia. "Non si sta facendo nulla per smuovere la situazione. E non saranno mai in grado di farlo. L'unica persona davvero in grado di risolvere questa situazione e di farsene garante è il presidente Putin" perché — ha spiegato — non esistono altri leader politici altrettanto in grado di reggere la pressione che un'impresa del genere comporta.
Il leader ceceno ha poi proseguito aggiungendo che Iran, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti potrebbero influenzare la situazione se riuscissero a distaccarsi dalla strategia occidentale di contrasto allo Stato Islamico.
"L'unico paese in grado di incarnare una figura neutrale e autorevole che abbia status e potere è una Russia rappresentata dal presidente Putin", ha detto il leader ceceno. Se Putin — ha proseguito — dovesse scegliere di impegnarsi in un'impresa simile "riusciremmo a raggiungere la pace e a normalizzare la situazione".

Kadyrov ha poi sottolineato che se la Russia dovesse deidere di non entrare in campo e farsi carico della lotta, le conseguenze saranno catastrofiche, non solo per il Medio Oriente ma anche per la Russia. alla fine di giugno, Putin aveva fatto appello alla Siria e ad altri paesi del Medio Oriente affinché uniscano i propri sforzi nella lotta contro i miliziani jihadisti dello Stato Islamico e creino una coalizione contro il terrorismo.
Il presidente russo ha precisato che Mosca è pronta a dare il proprio sostegno alla creazione di un'alleanza del genere e a contribuire allo sviluppo del dialogo fra i paesi della regione.