La Spagna intende aumentare l'importazione di gas algerino e il paese nordafricano è ben lieto di soddisfare questa richiesta. Lo ha riferito il ministro dell'Industria e delle Miniere algerino, Abdeslam Bouchouareb, durante una visita a Madrid, che ospita in questi giorni una delegazione governativa algerina guidata dal premier Abdelmalek Sellal.
L'argomento è stato oggetto di una riunione di alto livello tra i rispettivi ministri algerini e spagnoli.
La Commissione europea ha recentemente firmato un memorandum d'intesa con i governi di Francia, Spagna e Portogallo per favorire le interconnessioni nell'Europa sud occidentale, in particolare tra la penisola iberica e il Vecchio Continente, a cominciare dal progetto Midcat (Midi-Catalogne), il gasdotto dei Pirenei inserito nell'ottobre 2013 nella lista dei "progetti d'interesse comunitari".
Il progetto per collegare il paese iberico con la Francia consentirà di allargare le esportazioni di gas algerino al resto dell'Europa occidentale.
L'Algeria è il decimo stato per riserve di gas al mondo, con depositi stimati a oltre 4,5 mila miliardi di metri cubi circa. Il Paese, tuttavia, esporta in Europa solo 25 miliardi di metri cubi a fronte di una capacità di 54 miliardi di metri cubi. L'Algeria è attualmente il maggiore fornitore di gas della Spagna, dove il metano algerino rappresenta il 55% delle importazioni. Francia e Spagna sono collegate da due gasdotti, Larrau e Biriatou, della capacità complessiva di 5,36 miliardi di metri cubi, ampliabile fino 7,1 miliardi di metri cubi entro fine anno. La realizzazione del MidCat raddoppierebbe tale capacità a 15,1 metri cubi entro il 2020. Il progetto MidCat è portato avanti da Tigf (Transport et Infrastructures Gaz France), società attiva nel trasporto e nello stoccaggio di gas naturale nel sud ovest della Francia, in cui l'azienda italiana Snam detiene una quota del 40,5%.