"Penso anche che alcune delle sanzioni, come quelle che sono state introdotte a margine del referendum svoltosi lo scorso anno in Crimea e Sebastopoli, rimarranno in vigore per sempre. Perché non abbiamo intenzione di cambiare nulla nella nostra posizione sulla Crimea", — ha detto ai giornalisti a margine del vertice dei BRICS a Ufa.
Il 21 marzo 2014 il presidente russo Vladimir Putin, sulla base del risultato del referendum del 16 marzo in cui quasi il 97% degli elettori della Crimea aveva votato per l'ingresso nella Federazione Russa, ha firmato la legge sull'adesione della Crimea e Sebastopoli all'interno della Federazione.
Ai primi di luglio il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz aveva detto che la UE sarebbe tornata a collaborare con la Russia solo dopo la restituzione della Crimea in Ucraina.
"La ripresa della collaborazione dipende dal fatto che la Russia rispetti l'integrità territoriale e la sovranità dell'Ucraina, tra cui la Crimea", — aveva detto Schulze intervenendo nel Parlamento ucraino (Verchovna Rada).