L'Unione Europea può prendere in considerazione i risultati di un nuovo referendum in Crimea, se si terrà sotto la supervisione dell'OSCE, ha detto a RIA Novosti una fonte altolocata a Bruxelles.
La Crimea e Sebastopoli sono diventate regioni russe dopo il referendum del marzo 2014, in cui la maggioranza si era espressa a favore della riunificazione con la Russia. Mosca ha sottolineato che il referendum in Crimea si è svolto in linea con il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite.
"Se verrà fatto osservando il diritto internazionale, sotto la supervisione dell'OSCE, possiamo tenerne conto (dei risultati del referendum, ndr)," — ha dichiarato la fonte diplomatica, quando gli è stato chiesto di commentare l'idea di alcuni esperti in Occidente, che hanno proposto di organizzare un nuovo referendum in Crimea per riconoscere definitivamente i suoi risultati.
In precedenza il segretario generale dell'OSCE Lamberto Zannier aveva detto che gli osservatori dell'OSCE nel 2014 avevano ricevuto l'invito per assistere al referendum in Crimea, sebbene non fosse conforme con le regole adottate dall'organizzazione.