Nel giorno degli arresti per l'operazione "Martese" che ha portato all'arresto di 10 persone accusate di associazione per finalità terroristiche, altro importante colpo messo a segno dagli investigatori italiani.
Arrestati questa questa mattina a Roma due cittadini maghrebini indagati anch'essi per associazione con finalità di terrorismo, con l'aggravante della transnazionalità del reato. L'operazione dei carabinieri dei Reparti Operativi Speciali ha reso possibile l'individuazione di un terzo indagato, un cittadino marocchino già detenuto a Rabat per reati di terrorismo.
"Una cellula di matrice qaedista dedita al proselitismo, indottrinamento e addestramento mediante un sito internet creato e gestito dagli stessi indagati".
Questo uno dei passaggi dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura di Roma in cui, si legge, la cellula "si proponeva anche la pianificazione e l'esecuzione di attentati terroristici in Italia e Nord Africa".
Le indagini, in corso da anni, hanno consentito grazie alla cooperazione tra le autorità marocchine e quelle italiane di sventare un attentato a Rabat nel 2012, nel corso del festival di musica internazionale Mawazine, annuale raduno musicale per milioni di persone.