"Abbiamo cominciato ad arrestare un primo gruppo, il cui numero è rilevante, di una rete che sta dietro a questo criminale terrorista".
Con queste parole il ministro degli Interni tunisino, Najem Gharsalli, ha riferito oggi sullo stato delle indagini partite subito dopo la strage di venerdì scorso, in cui Seifeddine Rezgui ha ucciso a colpi di kalashnikov 38 persone sulla spiaggia di Sousse.
Preoccupante la stima diffusa dal Ministero del Turismo, secondo cui il settore turistico alberghiero potrebbe, dopo il primo duro colpo inferto dalla strage del Bardo, subire un'ulteriore flessione. "Perdite ingenti" sono state annunciate dal ministro Salma Loumi, che ha parlato di 515 milioni di euro di potenziali ammanchi. Il turismo in Tunisia è la prima fonte di occupazione nonché il principale comparto economico del Paese, con il 7% dell'intero PIL.