Fallito l'ultimo negoziato tra Grecia e creditori nel fine settimana. Il tentativo di Juncker di trovare un accordo in extremis prima della riapertura odierna dei mercati ha dato esito negativo. Le dichiarazioni proveniente da Atene e Bruxelles hanno poi fatto il resto, mandando in rosso tutti i principali listini europei all'apertura delle contrattazioni di questa mattina, con Atene che fa segnare oltre il 6% di perdite.
Le parti sono molto distanti, secondo quanto confermato anche dalla portavoce della Commissione UE per gli Affari economici e finanziari.
"Sebbene qualche progresso sia stato fatto — ha fatto sapere Annika Breidthardt — il negoziato non è riuscito, poiché resta una significativa distanza tra i piani delle autorità greche e le richieste di Commissione, Bce e Fmi".
La trattativa sarebbe saltata a causa della distanza definita significativa, nell'ordine dello 0,5-1% del Pil, equivalente a due miliardi di euro, di misure fiscali permanenti su base annuale.
"Io escludo una Grexit come soluzione ragionevole — ha detto il ministro delle Finanze ellenico — ma nessuno può escludere tutto: io non posso escludere che una cometa impatti la Terra".