Il dicastero della diplomazia russa ha richiamato l'attenzione sul fatto che nei rapporti della missione speciale di monitoraggio dell'OSCE in Ucraina sempre più spesso sono descritti casi di ispezione dei veicoli e controllo dei passaporti degli ispettori dell'OSCE da parte delle unità militari e dei battaglioni paramilitari ucraini. Spesso domandano direttamente agli ispettori se tra di loro ci sono cittadini russi.
"Questi fatti provocano risentimento e sono categoricamente inaccettabili. In questo caso la coerenza delle azioni delle unità militari e dei battaglioni volontari ucraini non lascia dubbi sul fatto che l'ordine per le perquisizioni degli osservatori dell'OSCE provenga da un unico centro,"
— sottolinea il ministero degli Esteri russo.
Tali azioni, rileva il ministero degli Esteri russo, sono una flagrante violazione degli obblighi delle autorità ucraine tesi a garantire la sicurezza, l'incolumità e la libertà di movimento degli osservatori dell'OSCE e disturbano i compiti della missione per monitorare l'attuazione degli accordi di Minsk.