Lo afferma una nota dello Stato maggiore di Seul riportata dall'agenzia di stampa Yonhap: i test sono stati fatti ieri sera tra le ore 18 e le 19 (ora italiana 10-11) con un lancio — seguito dal leader Kim Jong Un — di vettori terra — aria da Seondok, nella provincia di Hamkyong del Sud.
Già il 2 marzo scorso c'era stato un altro lancio di missili.
L'episodio è avvenuto alla vigilia della chiusura del primo ciclo di manovre congiunte tra Corea del Sud e Usa "Key Resolve" che Pyongyang ha denunciato come la prova generale di un'invasione ai suoi danni.
Ci sarà inoltre un secondo ciclo, denominato "Foal Eagle", che si protrarrà sino al 24 aprile.
Sono stati usati missili SA-2 e SA-3 con una gittata di decine di chilometri, nonché SA-5 con un raggio di circa 200 chilometri, testato per la prima volta. In totale sono stati lanciati sette missili.
Corea del Sud e Usa hanno rigettato le critiche di Pyongyang rimarcando "la natura difensiva della manovre", finalizzate "in via esclusiva a rafforzare la prontezza delle forze armate combinate contro la possibile invasione" del Nord.