"Tra i vari effetti del Quantitative Easing potrebbe esserci quello di aver fatto da scudo a vari paesi di Eurolandia dalle rinnovate tensioni che ci sono state sulla Grecia". A dichiararlo è stato il governatore della BCE Mario Draghi intervenendo ad un convegno a Francoforte.
Il governatore si è mostrato convinto che il piano di acquisti varato dall'Eurotower sarà in grado di spingere l'inflazione europea sulla soglia del 2%, fissato come obiettivo per la fine del 2016.
"L'inflazione dell'area euro infattiresterà molto bassa o a livelli negativi nei prossimi mesi e successivamente segnerà una graduale ripresa, proprio grazie agli effetti che il QE produrrà nel medio periodo." — Mario Draghi.
Il rallentamento della crescita economica nella zona euro, secondo Draghi, sta invertendo la tendenza e la ripresa potrebbe "ampliarsi e gradualmente rafforzarsi". Fondamentale in tal senso risulterà l'attuazione di tutte le misure annunciate dai paesi membri, condizione necessaria affinchè le recenti revisioni al rialzo della BCE si concretizzino nei prossimi mesi.