Il rappresentante permanente della Russia presso la NATO Alexander Grushko ha dichiarato che gli sforzi per rafforzare il fianco orientale della NATO sono in contrasto con lo spirito e la logica delle disposizioni del Consiglio Russia-NATO del 1997 relative alle misure di contenimento in ambito militare.
In precedenza i ministri della Difesa dei Paesi della NATO avevano deciso la composizione e le modalità di formazione delle forze in stato di massima allerta, come parte dell'unità di risposta rapida della NATO, ed avevano stabilito di aumentare il corpo da 13mila a 30mila uomini. Inoltre avevano annunciato la creazione di 6 unità di comando e controllo in Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania e Bulgaria.
Secondo il diplomatico russo, in tal modo la NATO "sviluppa un possibile scenario di operazioni vicino ai confini russi", ha sottolineato Grushko.